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Dragon Lord.
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Cassios è colui che concorreva per il possesso dell'armatura bronzea di Pegaso,accesissimo rivale di Seiya(il primo in assoluto,dunque "storico"),il protagonista principale della saga.
Cassios è allievo della sacerdotessa-guerriero Tisifone,alla quale sembra molto legato e riconoscente.Di lui possiamo dire,essenzialmente,che è solamente un grosso energumeno tutto forza bruta e poco cervello,dall'aspetto sgradevole(memorabili i suoi occhi dalla pupilla felina),ed è anche animato da una crudeltà senza pari,forse solo di poco inferiore a quell'altro gigante poco intelligente di Danes.
Cassios non sembra infatti possedere,a parte le sue dimensioni e la sua forza fisica immane,chissà quali altri poteri specifici e intende appropriarsi dell'armatura di Pegaso,ritenendo Seiya un totale inetto,durante la lotta nell'arena per stabilire chi sia il più valente per ottenerla.Ma le apparenze nascondono invece tutt'altra cosa:malgrado un iniziale vantaggio,ben presto Cassios capisce a sue spese che il minuscolo e giovanissimo Seiya è davvero un osso duro, nato per esser un cavaliere,perdendo un orecchio sul campo di battaglia.
Questa menomazione,che sarà motivo di vendetta in tempi futuri,annebbia le già limitate facoltà cognitive del gigante e Seiya lo finisce con il suo proverbiale fulmine,però senza ucciderlo.Ciò segnerà anche quell'odio atavico che poi sfocerà in amore da parte di Tisifone,che deve subire pure l'onta di veder sconfitto il suo allievo che ella considerava invece assai promettente.E così Seiya diviene il nuovo cavaliere di bronzo di Pegaso.Questa vittoria(che lui festeggia senza celare una felicità esplosiva)è premiata dall'allora benevolo Gran Sacerdote di Grecia(alias Gemini mascherato),che però ammonisce altrettanto benevolmente il giovane cavaliere appena proclamato circa i doveri e i precetti che un vero adepto di Atena deve rispettare.
...tempo dopo,durante la Guerra di Grecia,Pegasus è costretto a combattere contro Ioria del Leone una battaglia a dir poco violenta e sanguinosa,alla quale sembra soccombere:troppo grande è il vigore del cavaliere dorato rispetto i suoi colpi effimeri,e purtroppo Ioria ha la mente manipolata da Arless/Gemini(divenuto malvagio)e non si fermerà fin quando non avrà ucciso il suo giovane amico,che purtroppo sembra non riconoscere.Cassios a un certo punto interviene nella battaglia,pregando Ioria di dargli la possibilità di vendicare quell'orecchio perso in battaglia tempo prima.E Ioria accetta.
...ma le intenzioni del gigante sono ben altre:si frappone fra Pegasus e cerca di fermare Ioria medesimo.Cassios intende sacrificare la sua vita al posto di quella di Tisifone-che ha scoperto innamorata di Pegasus e intenzionata a partire per il grande Tempio-e quindi le ha evitato consapevolmente immani tormenti.Cassios certo non si sta sacrificando per il suo antico rivale-lo grida mentre cerca di bloccare Ioria che ha scoperto intanto il suo piano-e urla a Pegasus di lasciare subito la quinta Casa prima che sia troppo tardi.Ioria poi uccide Cassios senza alcuno sforzo apparente,e ciò innesca la rabbia di Pegasus,che acquisendo per un istante il settimo senso eguaglia le capacità formidabili di Ioria e lo colpisce.Quando Ioria rinviene,scopre il corpo senza vita di Cassios e questa triste visione annulla il maleficio nella sua mente a opera di Arless.
Di Cassios possiamo dire ancora che non aveva colpi specifici o un cosmo definito,ma a lui va il plauso della redenzione(non era malvagio del tutto,alla fine)e ha saputo seppur per un breve momento ADDIRITTURA contrastare un cavaliere d'oro del calibro di Ioria senza alcuna armatura indosso.Questo guerriero,che mai effettivamente è diventato cavaliere di qualsivoglia rango,rimane nel suo piccolo un personaggio di degna caratura nella continuity della saga,che amava addirittura la sua maestra Tisifone e ne era devoto.
Il suo sacrifico smuoverà ancor di più il cuore un tempo perfido di Tisifone/Shaina,che diverrà poi una seguace convinta di Atena e paladina eroica,e che aiuterà più volte i protagonisti lungo le loro avventure(memorabile ad esempio quando affronta tutta sola Nettuno negli abissi,pur senza speranza alcuna,il che evidenzia il suo infinito coraggio).
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Cassios. |
