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Phoenix di fuoco.
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Oggi il vostro IKK vi parla della costellazione della lepre,protetta dal Saint di bronzo Arne.
LA COSTELLAZIONE DELLA LEPRE NELLA MITOLOGIA ASTRALE
Le stelle della costellazione della LEPRE sono sei, due sono posizionate su entrambi gli orecchi, due stelle sono sparse per il corpo e infine una su ogni zampa. La costellazione tramonta al sorgere del Sagittario e sorge insieme al Leone. Lungo il circolo invernale la lepre sfugge sotto il piede sinistro di Orione!!
La leggenda ci dice che questa sfugge dal cane di Orione, infatti quest’ultimo era stato raffigurato come cacciatore, occorreva una spiegazione e cos’ s’immagino una lepre in fuga davanti i suoi piedi. Molti dissero che era stata portata in cielo tra le stelle da Mercurio perché, a differenza di tutti gli altri quadrupedi, ha la possibilità di partorire cuccioli mentre ne porta altri nel ventre. Molti hanno rifiutato questa spiegazione argomentando che era impossibile che un cacciatore così poderoso e nobile cacciasse un leprotto!! Così immaginarono che Orione lottasse contro il Toro.
Altra leggenda vuole che la lepre fu introdotta nell'isola di Laro a scopo di allevamento, ma questa si riprodusse a dismisura compromettendo i raccolti e provocando perciò carestie. La popolazione così prese la decisione di sterminarla, e se pur con grande sforzo, l'impresa riuscì. L'animale fu poi posto in cielo a perenne ammonimento sempre inseguita da sirio, stella del cane maggiore. (by Genesis)
Nell'isola fu introdotta la lepre perchè li non esisteva, le lepri si moltiplicarono perchè gli abitanti dell'isola si appasionarono a tal punto da adottare più lepri.
Dato che queste non ricevevano nutrimento dagli uomini, si gettarono sui raccolti e mangiarono tutto. Gli isolani, colpiti dal disastro e assediati dalla fame, a quanto raccontano, riuscirono con grande sforzo a cacciarle dall’isola. Così in seguito composero in cielo l’immagine di una lepre perché gli uomini tenessero a mente che nella vita non c’è nulla di tanto desiderabile che alla fine non costringa a provare più dolore che gioia.
Le lepri, come i conogli, erano considerate nel mondo graco e romano simboli di fertilità e in quanto tali associate a Afrodite/Venere e a Eros/Cupido. Nell'antica Roma, dove le lepri costituivano una delle prede più freguenti della caccia, venivano lasciate libere in occasione delle feste dette Floralie, insieme ad alcune capre, alle quali poi veniva data la caccia.
La lepre inoltre era associata a Ermes/Mercurio per la sua riconosciuta agilità e velocità nella corsa, alla quale si ispira una celebre favola di Esopo.
Favola di Esopo ispirata alla velocità della lepre
Una tartaruga e una lepre continuavano a far discussioni sulla loro velocità. Finalmente, fissarono un giorno e un punto di partenza e presero il via. La lepre, data la sua naturale velocità, non si preoccupò della cosa: si buttò giù sul ciglio della strada e si addormentò. La tartaruga, invece consapevole della sua lentezza, non cesso di correre, e così, passando davanti alla lepre che dormiva, raggiunse la vittoria. Oltre al luogo comune della velocità, emerge nella favola sopratutto il tema della precarietà della vita della lepre, scelta a simbolo dell'incertezza, del pericolo e della paura.
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