Bussola

Costellazione

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  1. Phoenix di fuoco
     
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    Oggi il vostro IKKI vi parla del cavaliere di bronzo della bussola,ossia RUSK.

    Bussola

    La Bussola e la Poppa sono costellazioni di origine recente: derivano dalla divisione della “Nave Argo”, una delle 48 costellazioni tolemaiche, effettuata dall’abate de la Caille nel XVII secolo in quattro nuovi raggruppamenti di stelle: Poppa, Carena, Vela e Bussola. Nella mitologia greca la Nave Argo era l’imbarcazione usata dagli Argonauti, guidati da Giasone, per recarsi a sottrarre il prezioso vello d’oro dell’ariete sacro. Il mito del viaggio di Giasone e degli Argonauti ha molti riferimenti in cielo. A parte l’intera nave, che Atena avrebbe voluto ricordare eternamente in cielo per celebrare la riuscita della ricerca del vello d’oro, altre costellazioni richiamano questa leggenda. Il vello d’oro è associato all’Ariete, Ercole e i due gemelli, Castore e Polluce, sono tra i protagonisti dell’impresa, Chirone, tutore di Giasone, è immortalato nella costellazione del Centauro ed infine Asclepio, il medico di bordo, sarebbe ricordato dalla costellazione di Ofiuco. Ma torniamo alla piccola e oscura costellazione della Bussola ( Pyxis) che viene considerata come bussola della Nave Argo, anche se al tempo dei Greci non era in uso la bussola come strumento di orientamento. E’ situata ai margini della scia luminosa della Via lattea, ad est della Poppa e a nord delle Vele, in una zona di cielo particolarmente povera di stelle appariscenti, mentre lo sfondo è ricco di astri a partire da magnitudine sette. La figura della costellazione è delineata da tre stelle di terza e quarta magnitudine, allineate in senso nord-sud: si tratta di astri intrinsecamente molto luminosi, ma la loro grande distanza ne fa diminuire la luminosità. La Poppa è una vasta e ricca costellazione australe, visibile per buona parte anche alle nostre latitudini. Si estende in direzione nord-sud per circa 40° e tutte le stelle brillanti sono nella parte meridionale per cui solo la pi (p) e la zeta (?) sono comunemente visibili, almeno ad occhio nudo, tra le stelle principali. Peraltro, un osservatore siciliano, sotto un buon cielo, può cogliere la costellazione nella sua interezza. Per rintracciare la sua stella principale, la zeta, si può partire da Sirio del Cane Maggiore, dirigersi verso la delta della stessa costellazione e raddoppiare la distanza. La stella pi, invece, assieme alle sovrastanti stelle del Cane Maggiore, forma una sorta di croce.
     
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