Episode G n° 16 - Colui che non può condividere.

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Un'ombra spenta

    Group
    Administrator
    Posts
    15,016

    Status
    Offline
    La zanna sinistra di Aioria trapassa Iperione, facendo sperare i Cavalieri d'Oro che la vittoria sia vicina. Il Titano però non è ancora domo e con un calcio improvviso allontana l'avversario, barcollando ma riuscendo a restare in piedi. "Ha unito il potere di rigenerazione dell'Ichor a quello dell'Uroboro!" realizza Shaka, ed infatti Iperione ha coperto la ferita con la mano destra, risanandola parzialmente. Mettere la propria vita a repentaglio è un'esperienza nuova per il Titano, che comprende finalmente il significato delle parole di Ceo "E' questa dunque la vita… e la morte! Trovandomi in fin di vita, la mia Dunamis aumenta. Essendo un Dio immortale, era questa la forza a me sconosciuta. Ora comprendo il significato delle parole di Ceo. È proprio perchè hanno una vita limitata che gli umani possono generare il futuro. Pur trovandosi prossimi alla morte continuano a incedere senza tema, e col coraggio e la speranza producono miracoli!" afferma, osservando Aioria rimettersi in piedi. In particolare, Iperione ora sente di aver davvero la possibilità di spodestare Zeus e conquistare l'Olimpo, il chè lo spinge ad impegnarsi ancora più a fondo. Colpito il nemico con una raffica alla velocità della luce, il Dio sembra in vantaggio, ma gli altri Cavalieri d'Oro notano che in realtà le cose si sono spostate a favore di Aioria. Adesso infatti Iperione deve concentrare l'Uroboro sulla ferita e non può più usarlo in battaglia, il che rende i due più o meno pari. Ciònonostante, il Leone continua a subire colpi su colpi, al punto che anche gli altri si accorgono che c'è qualcosa che non va. Solo Shura però comprende la verità: il braccio sinistro di Aioria si è distrutto nel colpo sferrato poco prima, e con il destro inutilizzabile per l'Ouroboros Prominence, il fiero guerriero non ha più zanne. Iperione riconosce il suo rispetto per l'avversario "La tua volontà è tale che seguiterai a lottare finchè ti reggerai in piedi. Per questo ti sto affrontando senza risparmiarmi. Così quando perirai il mio cosmo si ricorderà di te. Questa è la sola cosa che posso fare per te!". Colpito dalla franchezza del Titano, Aioria decide di essere altrettanto onesto e confessa le sue precarie condizioni, promettendo comunque che farà di tutto per vincere. "Mi rattrista il fatto che non potremo sopravvivere entrambi" ammette, e prima di riprendere la battaglia i due avversari si scambiano un sorriso. Leo poi sferra il Lightning Plasma, che però Iperione riesce a vedere ed evitare. Il Titano lancia un colpo con il destro per contrattaccare, ma Aioria lo para con il proprio braccio sinistro già danneggiato, sacrificandolo del tutto. In questo modo sembrerebbe essersi privato da solo della sua ultima arma, ma con una mossa a sorpresa l'eroe attacca con il destro, centrando la ferita già presente sul torace di Iperione e trapassando il nemico. È una mossa geniale, perchè sfruttando il potere curativo dell'Uroboro il Cavaliere riesce a risanare il proprio arto, e può scagliare l'ultimo Lightning Bolt con il braccio ancora conficcato nel corpo del Titano. Stavolta la vittoria è definitiva: l'Uroboro scompare ed anche il corrispondente spicchio del Theos Sema vacilla. Non c'è però gioia in questo trionfo, e il ragazzo abbraccia Iperione in lacrime. "Noi due abbiamo combattuto animati dagli stessi sentimenti. Benchè i nostri ideali fossero dissimili, ci siamo scontrati per difenderli. Abbiamo combattuto coraggiosamente anche se poteva esserci un'altra scelta. Abbiamo accettato e ammirato le nostre differenze. A me bastava che fossimo tutti felici. Forse sarebbe potuto succedere. Sono stato… uno sciocco!"

     
    Top
    .
0 replies since 3/5/2010, 15:51   183 views
  Share  
.
Top