Episode G n° 14 - Colui che morì da guerriero.

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    Un'ombra spenta

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    Il fulmine nero di Ceo si abbatte sull'inerme Aioria. Pur cercando di difendersi, il Cavaliere è sovrastato dalla superiore velocità del suo avversario, al punto da non riuscire a seguirne i movimenti e da venire colpito più e più volte. L'Ebony Rapier di Ceo trapassa da parte a parte il leone, mentre i fulmini neri ne paralizzano le carni. Gli altri Cavalieri d'Oro, pur non intervenendo per l'esplicito desiderio di Aioria, sono preoccupati per l'amico e per il fatto che neppure loro riescono a seguire i movimenti di Ceo, "il fulmine splendente che galoppa nella tempesta". Il Titano però ha anche fama di essere il più saggio tra i suoi confratelli, e nel combattere non esita dall'insinuare una cosa "E' stata veramente la nostra sola volontà a spingerci alla pugna? Avverto il volere d'un cosmo potente, a noi superiore e invisibile". In quel momento, Gaia continua ad assorbire l'essenza di Crio, il cui braccio mozzato si riattacca al resto del corpo. Solo la folgore di Zeus può infatti uccidere i Titani, che grazie all'Ichor col tempo sono in grado di risanare qualsiasi ferita. Ora però il Dio avverte che una forza estranea sta assorbendo e prosciugando la sua linfa vitale, e le sue scarse condizioni gli impediscono di reagire ed opporsi. "Dunque qualcuno aveva previsto tutto ciò… e attendeva il compiersi degli eventi per ghermire la forza di un Titano?!" si chiede rialzandosi. Con un gesto improvviso, Crio si taglia la gola, lasciando grondare il suo Ichor sul corpo di Shura, ancora svenuto "Ti lascio tutto l'Ichor rimastomi, Shura. Usalo per rialzarti in piedi e brandire la mia spada" gli chiede, lasciando accanto al suo corpo l'elsa della sua lama. Intanto, Ceo prosegue il suo discorso, spiegando che ha deciso di andare a combattere contro Aioria proprio perchè è sua intenzione scoprire a chi appartenga il cosmo immenso che riesce a sentire. Prima di scontrarsi contro un tale nemico, lui e gli altri Titani devono dimostrare di poter avere la meglio sugli umani. A tale motivo, Ceo rimuove i fulmini neri che paralizzano Aioria, e gli chiede di eseguire di nuovo il suo colpo più potente con cui lo sconfisse in passato: il Photon Burst. "Emana pure la tua luce… fa brillare il tuo cosmo… e ti giuro che lo infrangerò!" minaccia. Mentre Aldebaran e Milo sono sorpresi dal fatto che Aioria possieda un altro colpo segreto che loro non conoscono, il Cavaliere di Leo, memore del modo in cui aveva appreso il Photon Burst per proteggere suo fratello, si prepara ad eseguirlo. Il Photon Invoke ed il Cosmos Open hanno luogo, ma Shaka, che ha già visto il Photon Burst all'opera, è preoccupato perchè se non riuscirà a portarlo a segno, Aioria si ritroverà senza forze. Ceo però lo avverte "In quanto guerriero, tu sei incompleto!" e solleva il suo pianeta sopra la testa, avvolgendolo di fulmini neri e facendolo ruotare a velocità impressionante. Non volendo lasciarsi intimorire, Aioria esegue la parte cruciale del suo attacco, il Photon Drive, ma stavolta Ceo è pronto "Il Photon Burst è una tecnica che trasforma il cosmo in un'infinità di particelle luminose, le quali penetrano il corpo del nemico per farlo esplodere dall'interno. Essa è modellata sul Big Bang, l'ultimo stadio dell'evoluzione di una stella. A prima vista può sembrare una tecnica invincibile… tuttavia cos'accadrebbe se si riuscisse a governare quella miriade di microcosmi luminosi?" domanda, e nello stesso momento esegue l'assorbimento fotonico, risucchiando i fasci del Photon Drive grazie all'attrazione gravitazionale generata dal suo pianeta. Protetto dal suo pianeta di folgori, Ceo è inattaccabile, mentre Aioria si sente mancare per lo sforzo. Guardandolo barcollare, il Titano lo avverte: la sua abilità guerriera è grande, ma ancora incompleta "Perdesti il tuo maestro nel momento più cruciale per un guerriero, e fosti costretto a vivere da solo senza trarre giovamento dai suoi precetti. Tale lacuna ti privò nel tempo della capacità di analizzare obiettivamente la tua tecnica e la tua forza… poichè da soli gli esseri umani non possono nè vivere nè diventare forti. Nel momento stesso in cui perdesti il fratello che ti fece da maestro restasti incompleto, e ciò decretò la tua morte in quanto guerriero!". Privato degli insegnamenti di Aioros, Aioria è dunque incapace di sfruttare il suo massimo potenziale.

     
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