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CHIUSURA QUEST
CITAZIONEA causa di mancanza di risposte dal 28 giugno chiudo questa Quest. Per chi ha partecipato 5 Punti Eroe -
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«Il tempo è l'unico giudice imparziale»
Il cavaliere dello Scultore d'argento non riusciva più a guardare Lucille con aria indifferente. La sua era una tattica volta a non cadere nuovamente nell'unico, forse troppo grande, difetto che aveva contraddistinto la sua vita da cavaliere. La fragilità del suo istinto che lo rendeva forse più simile ad un uomo comune che al servitore fedele di una divinità.
Ai complimenti della collega black saint rispose chiudendo leggermente gli occhi per un istante fingendo di tossire con la mano davanti alla bocca. Questo, pensava, gli avrebbe dato un aspetto di serietà, invece non faceva che renderlo ancora più buffo ed imbarazzato.
«Già, le mancanze sono brutte, vanno assolutamente colmate». Disse cercando di tagliar corto a quell'argomento per poi riaprire gli occhi azzurri e puntarglieli contro. Anche il suo sguardo si era molto addolcito rispetto a prima e quando udì la storia di Lucille gli venne un sussulto, come un soffio al cuore.
LA questione era più seria di ciò che appariva: Lucille aveva un fratello e doveva trovarlo. Esistevano alcuni luoghi inaccessibili a chi non fosse accompagnato dalla grazia di Atena: alcuni di essi erano i sentieri degli Eroi, che custodivano i segreti degli dei o potenti artefatti. Non tutti però sapevano della loro esistenza, dubitava che un black saint potesse saperlo.
«Mi chiedi molto, Lucille». Confermò quella parte dei suoi pensieri, mostrandosi forte, orgoglioso e saggio com'era stato un tempo. Si alzò dal divano quasi simulando una fatica che in realtà non gli apparteneva.
«I luoghi inaccessibili sono divini, segreti o nascosti. Per lo più accomunati dalla loro pericolosità, un cavaliere di Atena, a volte vecchio e troppo stanco, si reca in quei luoghi per espiare le colpe passate, trapassare in certi casi». Camminò per un po' nella stanza fissando alcune armature composte dai colori scuri e morti.
«Non sono più il cavaliere che ero un tempo. D'altronde desidero sinceramente aiutarti, ma non posso percepire la presenza di tuo fratello. La mia coscienza è regredita molto, così come il mio cosmo».
Tornò a guardarla girandosi lentamente.
«Ti aiuterò, se questo potrà condurti a credere in qualcosa. Purtroppo non saprei da dove cominciare». Concluse infine aspettando che fosse la bella bionda a fornire i dettagli, evitando di guardarle insistentemente il seno.
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Narrato; «Parlato» ; Pensato
Cloth Silver Saint, Sculptor
Energia Verde
Status Cloth Intatta (Non indossata)
Status Fisico/Danni subiti Illeso
Status Psicologico Tranquillo
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Tecniche e Abilità Utilizzate: //
Note // -
.SPOILER (clicca per visualizzare)QM
La quest è stata portata a termine con successo ed ha portato alla ribalta eventi che non possono non essere presi in considerazione. Considerando la straordinarietà e la fatica con la quale abbiamo portato a termine la quest assegno ad entrambi ben 20 punti onore, agli altri partecipanti alcun punto. -
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«Non dire mai ciò che sai ma sappi ciò che dici»
In alcuni casi è vero che una lunga amicizia non si dimentica. Quali che siano le bandiere o i confini, esistono sensazioni e sentimenti che possono andare oltre gli ostacoli. Quando Hamal poté riabbracciare Lucille, nella maniera passionale ed anche molto maliziosa a cui l'aveva abituato, la solita indole curiosa, ed anche un po' perversa del cavaliere d'Atene, provò a saltar fuori. Ancora una volta il biondo la ricacciò dentro, promettendo a se stesso che, piuttosto, avrebbe accontentato le parole della bionda dai capelli ricci.
Con evidente imbarazzo, ma cercando sempre di darsi un contegno, il santo d'argento aveva ricambiato l'abbraccio e subito il bacio di lei con evidente tremore del corpo. Tutto dentro di lui formicolava, ed era evidente che avrebbe voluto spegnere quel fuoco. D'altronde, ogni volta che gettava gli occhi in una nuova donna, gli tornavano sempre in mente quegli occhi scuri come pozzi neri che l'avevano ferito più di ogni altra. Ecco allora che quel tremore lasciava posto ad una sgradevole sensazione.
«Anche io ti trovo bene, seppur senza fiato...» Il tutto era un po' riduttivo. Lo sguardo di lui si allungò sul seno di Lucille che, nonostante la corporatura minuta, era una coppa ben disegnata da madre natura. Lo stesso si poteva dire dei fianchi e del fondo schiena, il tutto decisamente invitante. Proprio in quel secondo di troppo in cui gli occhi azzurri indugiarono ecco che gli sembrò di vedere la faccia di sua figlia Kassandra spuntare come dal nulla. Allora chiuse gli occhi e deglutì tornando a guardare la torre.
«Anche tu mi mancavi, a modo tuo sai essere una donna apprezzabile». L'imbeccò con un sorriso. Le aveva messo una mano intorno alle spalle per sorreggerla e, dopo averla portata nella torre, l'aiutò a sedersi sul divano rosso che aveva all'interno.
Il primo piano della torre era il cimitero: pezzi di armature, o intere corazze di bronzo o di argento, erano scurite e sparse un po' ovunque. C'erano diversi tavoli con attrezzi e non entrava molta luce. Per chi avesse avuto una sensibilità fuori dal comune, presupponendo che sapesse percepire lo spirito delle cloth, avrebbe potuto vedere oltre il semplice aspetto da officina che assumeva quel posto. Per Hamal era macabro, ma gli ricordava perché ogni spirito è prezioso e perché le vite non vadano spezzate come candele.
«Il mio aiuto... Aspetta qui». Disse un attimo all'ospite mentre con passo lento salì sulle scale e scomparve al piano superiore. Non è dato sapere che cosa vi fosse agli altri piani della torre dello Jamir, in totale erano 7 e non vi erano meraviglie particolari. Un tempo la torre era stata molto più bassa, ma quando Hamal era cavaliere d'oro aveva costruito con la propria mente altri tre piani. Aveva costruito porte e finestre ed ora il tutto era un complesso artificio di marmo e legno.
Quando riapparve sulle scale il profumo di tè si sparse per la stanza. Aveva portato due tazzine ed un vassoio, insieme ovviamente alla teiera. Poggiò il tutto sul tavolino antistante al divanetto rosso e si sedette accanto a Lucille. Non erano passati che pochi minuti.
«Scusa l'attesa, ma le buone maniera non passano mai di moda». Così, dopo aver servito il tè, attese che fosse prima la bionda a sorseggiarlo e dopo la imitò. Il primo assaggio era sempre dell'ospite.
«Hai fatto un lungo viaggio per vedermi. Immagino che le tue motivazioni vadano oltre il voler riempire la tua vista con il mio cimitero d'armature o la mia persona. A riguardo, parlavi di un aiuto. Sarò felice di offrirtelo se potrò».
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Narrato; «Parlato» ; Pensato
Cloth Silver Saint, Sculptor
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Status Psicologico Tranquillo
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Tecniche e Abilità Utilizzate: //
Note // -
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«Se vuoi vivere da Re impara prima a lavorare da schiavo»
In tempi ancora più bui di quelli che vivono oggi alcuni popoli della terra, quando il freddo governava il mondo, esistevano già pensatori la cui filosofia induceva al ragionare sul destino. In pratica che nulla accada per caso, siano esse cose gradevoli oppure maligne, alla fine del percorso che le stelle hanno scelto per noi possiamo intravedere il senso di tutto. Si chiama destino, o forse casualità, quando due persone si spingono oltre per ritrovarsi.
Hamal, attualmente cavaliere fiero di Atena, baluardo della fede incrollabile dell'uomo verso la speranza, che aveva adottato il nome della prima stella della prima costellazione dello zodiaco, non aveva mai creduto al destino. Quello scorcio di secolo che gli aveva portato via una moglie ed una figlia, quella distruzione che lo aveva lasciato solo al mondo non poteva essere un disegno di Athena. Era un flusso malvagio, si era detto diverse volte, ma più ci ragionava e più non trovava la forza di andare avanti e chiedersi perché.
Avesse poi fatto un passo falso, allungando il piede troppo in là così da non poterlo più vedere? Non capiva il perché di quella espiazione: sarebbe dovuto forse morire quel giorno in una battaglia con un cavaliere nero che tutto odiava al di là di se stesso. Eppure gli dei anche in quel caso avevano preferito che il suo involucro restasse sulla terra. Forse lo capiva: erano le nuove generazioni ad aver bisogno di una stella, la più luminosa nel cielo dei dorati, la prima per ordine e luminosità. Eppure non aveva nemmeno il potere di controllare più il suo spirito, ma anche in questo le stelle lo avrebbero guidato.
Non sono riflessioni fuori luogo. Quando Hamal si affacciava dalla torre dello Jamir, ove aveva dimora ed ormai da tanto tempo riparava le armature dei cavalieri di Athena, non si aspettava mai di vedere alcuno metter piede oltre il ponte traballante. Chi sarebbe mai quel pazzo? Ovvero ce n'erano stati tanti in passato ma erano cavalieri di tutt'altra caratura.
Invece in quella sera, di li a breve il sole avrebbe lasciato spazio alle stelle sparendo oltre i monti, una figura avvolta in un mantello vi faceva capolino.
-Che la virtù abbia addirittura superato l'oscurità che alberga, d'indole, nei cuori degli uomini?- Si chiese in maniera un po' troppo articolata, ma ormai era quasi vecchio per essere un cavaliere. Certamente i giovani avanzavano, ed era un bene, ma il loro ritmo era così alto che sostenerlo provocava profonde riflessioni facendone così uscire una saggezza che non sempre si era posseduti. D'altronde lo si dice che la necessità è la madre di ogni virtù, o come amo dire io: delle "abilità", e che per stare dietro a fisici possenti occorre acume ed intelletto.
Quando il cavaliere d'argento avvolto in abiti lunghi dai colori sgargianti di rosso e bianco, venne fuori dalla torre dello Jamir il sole era quasi basso al tramonto. I capelli lunghi e biondi di Hamal si agitavano a destra ed a sinistra ogni volta che il piede si muoveva. Gli occhi azzurri fissi su una donna con il cappuccio calato sul viso. Ricordava qualcuno, ma erano passati molti anni. Il suo cosmo era fresco, invece, e molto più giovane. Quando Hamal si avvicinò ella aveva il viso scoperto ed i capelli biondi e ricci ne adombravano il viso stanco.
«Mai avrei sospettato di vederti qui. Un black saint in questo luogo...» La sua armatura però non cantava, ed allora pensare che non l'avesse portata, per quanto assurda, era un'ipotesi assai concreta.
«Il percorso ti ha messa a dura prova. Vieni ora, spiegherai più tardi».
Annunciò con un sorriso e con voce calma porgendole la mano destra per aiutarla ad alzarsi.
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Narrato; «Parlato» ; Pensato
Cloth Silver Saint, Sculptor
Energia Verde
Status Cloth Intatta (Non Indossata)
Status Fisico/Danni subiti Illeso
Status Psicologico Tranquillo
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Tecniche e Abilità Utilizzate: //
Note // -
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Lucille , che aveva seguito l'istinto, si era catapultata sulla statuetta. Appena le sue dita strinsero la forma di Valchiria quella strana energia sembrò come intensificarsi. Era la stessa della natura del cosmo ma proiettava un'aura oscura che difficilmente i presenti potevano aver mai sentito in vita loro.
La statuetta si sgretola ed un'intensa luce rossa esplode. Quel bagliore che si accende acceca tutti i presenti ed anche i due uomini misteriosi fermano la propria battaglia. Appena l'uomo senza capelli si ferma a guardare il bagliore il misterioso Sebastian sparisce sfruttando la propria velocità.
Quando la scena si rischiara dinnanzi agli occhi ecco apparire una donna al posto della statua che, tranquillamente, segue sul furgone ribaltato.SPOILER (clicca per visualizzare)
- Siete stati veramente bravi; così tanto cosmo nell'aria tutto insieme...-
La voce della donna è dolce e seducente, da essa viene emanata malvagità pura. Lucille avrebbe avvertito una stanchezza disumana: la maggior parte del cosmo sembrava essere stato assorbito da quella statuetta.
L'uomo senza capelli non sembra si sia allarmato più di tanto benché sul suo viso appaia una smorfia di disprezzo. La donna continua:
- Io sono Kheral Yahanna, e lui è Jörmungandr-.
Soltanto a quel punto abbassate lo sguardo notando che ai piedi della donna v'è un grande serpente. Una figura mostruosa, grande quanto un gigantesco pitone, con squame molto simili a quelle di un drago.
- Ora ditemi... Cerco un certo guerriero, vive nel tempio che mi ha usurpato con l'inganno. Scommetto che qualcuno di voi è stato mandato da lui, in quel caso vi consiglio di parlare altrimenti la mia vendetta investirà anche voi-.CITAZIONENote: E' un punto abbastanza delicato, a seconda delle vostre scelte si definirà il futuro della missione.
Turni
Malus/Bonus
- Artemis (dolori vari, -60% del cosmo totale)
- Y-March (Frattura scomposta avambraccio dx; Sensi alterati a causa del dolore; Precisione degli attacchi - 10%
[a parità di energia l'avversario di turno schiva in maniera naturale il 10% degli attacchi dell'avversario, e quindi subisce meno danno]) -
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Le due tecniche unite come in un'unica intensa offensiva ottengono l'effetto desiderato. Contro questo nuovo potere che avete acquisito il Minotauro non può nulla: le illusioni mentali bloccano la sua carica e le lame ne divorano le carni. I vostri cosmi sono come intrisi di una nuova forza ed essa da praticamente fuoco al Minotauro che, tra urla disumane, viene polverizzato.
Alle vostre spalle un portale di fuoco si apre e da esso emerge il Re Minosse, così come lo avete conosciuto. A voi si rivolge con lo stesso timbro, di natura quasi oscura:
-Cavalieri, ancora una volta avete sventato una minaccia e salvato il mondo. Eppure questo non è che l'inizio della vostra avventura ma adesso contano i vostri obiettivi personali. Ecco allora, come promesso...-
Dal portale di fuoco emerge la figura di una bambina: è la sorella di Augustus.
Avendo ottenuto i propri obiettivi i cavalieri possono anche fare ritorno. D'altronde molti interrogativi restano ancora irrisolti e il mistero di Minosse non è ancora stato svelato. Prima però che i due si possano chiedere alcunché ecco che la Guardia Rossa sembra completamente svanita nel nulla e l'avventura giunta al termine.CITAZIONEQM: purtroppo a causa delle tante defezioni non ha più senso portare avanti la storia. La quest si chiude quindi così, con la sconfitta del Minotauro ed un grande mistero ancora irrisolto. Scrivete pure le vostre conclusioni entro e non oltre il 25 agosto, dopo di che non vi sarà più possibile postare.
Tabella Turni/Bonus e Malus
POSTAGGIO LIBERO
- Augustus del Cane da Caccia Nero (Gemini_Air) - Ferita alla spalla sinistra (media); spalliera dx totalmente distrutta. Livellato ad energia Rossa
- Ilio di Perseo (Orlando) livellato ad energia Rossa -
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Benvenuto caro! -
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Ciao cara è un piacere averti qui -
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Dalla riva del fiume sottostante esplosioni cosmiche si susseguono come nulla fosse. Di sotto Sebastian affronta il tipo senza capelli in uno scontro tra ghiaccio e fuoco, come una classica battaglia tra bene e male. La banda si è dileguata, non trovate traccia degli uomini armati. D'altronde la statuetta della valchiria è proprio li: a terra in bella vista vicino alle ruote del furgoncino.
Così mentre i due si scontrano ferocemente un bagliore rossastro illumina gli occhi della Valchiria. Apparentemente sembra non possa accadere null'altro. Capite da soli che, per ragioni diverse, quello è il vostro obiettivo principale.CITAZIONENote: Avete deciso di non scontrarvi. Assistete ad un duello tra i due misteriosi uomini, da soli riuscite a capire che entrambi vi superano in potenza.
Turni
Malus/Bonus
- Artemis (dolori vari, nessun effetto)
- Y-March (Frattura scomposta avambraccio dx; Sensi alterati a causa del dolore; Precisione degli attacchi - 10% in meno [a parità di energia Artemis in contrattacco schiva in maniera naturale il 10% degli attacchi dell'avversario, e quindi subisce meno danno]) -
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Il minotauro, senza troppi complimenti, caricò i due cavalieri brandendo l'ascia. La carica non sembra molto convincente, anzi la bestia sembra come ostacolata. Sembra proprio l'occasione propizia per mettere fine ai giochi definitivamente. CITAZIONEQM: ricordate sempre che ciò che direte o farete influenzerà la storia.
Tabella Turni/Bonus e Malus
POSTAGGIO LIBERO
- Augustus del Cane da Caccia Nero (Gemini_Air) - Ferita alla spalla sinistra (media); spalliera dx totalmente distrutta. Livellato ad energia Rossa
- Ilio di Perseo (Orlando) livellato ad energia Rossa -
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Post III
Tutti parlavano di Talion. Non c'era nulla da chiarire, ma solo prenderne atto, e la disputa era già cominciata in maniera decisamente veemente. Proprio nel mentre si discuteva su cosa fare o non fare di Talion che, per specificarlo non era li presente ma si trovava nel palazzo di Odino, una voce parlò proveniente da dietro la statua:
«Ciò che è giusto non deve morire, ma ciò che è ingiusto, a volte, ha motivo di esserlo». La voce sottile e tremolante appartiene ad un vecchio che, senza alcuna fretta, fa la sua comparsa. Sul loco della disputa, un vegliardo appoggiato ad un bastone, fa il suo ingresso sulla scena.
«Io sono Arturan, reggente del Palazzo di Asgard, antico cavaliere e difensore di queste terre. Cavalieri di Athena, qualsiasi siano le colpe di Talion esse devono essere giudicate dal suo popolo. D'altronde voi siete qui, e siete dalla parte del giusto. Potrete quindi richiedere un risarcimento, e così vi onoreremo».
Il vecchio rimase in silenzio qualche minuto.
«Attenderò che abbiate deciso cavaliere».CITAZIONEBonus/Malus
Ordine:
Kamuro
¬Y-Marchog
Sadalsud
Misa Amane
Per i personaggi ritirati: Dorcas resterà in silenzio per tutta la scena, la descriverete in questo modo. -
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Bevenuto! Io sono Daniele, molto piacere -
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Il tipo pelato, che con molta poca grazia aveva spedito il furgone oltre il parapetto, si era fermato alle parole di Aldo senza degnarlo di uno sguardo. Quando il ragazzo provò ad attaccarlo mosse semplicemente un passo di lato a sinistra ed il pugno sibilò oltre la sua spalla sinistra: con la mano destra gli afferrò il polso e con la mano sinistra colpisce l'avambraccio in senso contrario. La pressione rompe l'ulna del braccio destro. Inutile dire che il dolore che ti assale è atroce: osservando l'osso sporgere ti accorgerai che è una frattura scomposta.
Imbecille. Te la sei cercata. Ora stai buono qua... La frase gli morì in gola perché Lucille saltò nuovamente sulla strada della tangenziale. Intanto macchine guidate da autisti praticamente annichiliti aveva formato una specie di barriera, nessuno osava passare oltre. Alcuni aveva lasciato l'auto per fuggire nella direzione opposta.
Il tizio sfregiato e senza capelli incrociò le braccia: da esso iniziò a fluire energia cosmica.
Sono stato io, e per una giusta causa. Quella statuetta non uscirà da questa città, i Ratti sono miei. Tu ragazzino tieni impegnata un po' la bionda se ti riesce: io vado a fare due chiacchiere con i suoi amici. Detto questo senza che nessuno avesse la possibilità di controbattere oltre l'individuo sfrecciò ad una velocità supersonica alla destra di Lucille senza che nemmeno quella riuscisse a seguirlo.
Dal furgone la squadra, chiaramente malandata, iniziava a spostarsi nella boscaglia, ma la scena vi è preclusa: ora siete l'uno dinnanzi all'altro.CITAZIONENote: Se decidete di combattervi avete 3 turni di duello (se ci arrivate viste le pessime condizioni di Aldo). Sarà un duello valutato a fine giocata, verrà valutato come un test tenendo conto di interpretazione, lealtà e strategia. Punteggi da 1 a 10 per ogni categoria, chi fa più punti vince.
3 post di combattimento poi la conclusione la detto io. Occhio ai malus.
Turni
Malus/Bonus
- Artemis (dolori vari, nessun effetto)
- Y-March (Frattura scomposta avambraccio dx; Sensi alterati a causa del dolore; Precisione degli attacchi - 10% in meno [a parità di energia Artemis in contrattacco schiva in maniera naturale il 10% degli attacchi dell'avversario, e quindi subisce meno danno]) -
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Ciao caro benvenuto!
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