Sotto il segno del cancro

Mitologia greca/romana cancro

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  1. Phoenix di fuoco
     
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    DATO CHE È IL COMPLEANNO DEL SEGNO
    DEL CANCRO,OSSIA CANCER,DEATH MASCK,O MANIGOLDO CHE SIA.
    VI PARLO DELLA SUA MITOLOGIA GRECO/ROMANA.

    Cancro
    Il quarto segno dello zodiaco, che è anche il primo segno dell’ estate, il cancro. La leggenda narra che Eracle (Ercole) aveva ricevuto l’ordine dal re miceneo Euristeo di uccidere la terribile Idra che viveva in Argolide. Intorno alle paludi vicino la città Lerne, Idra uccideva bestiame e persone e faceva altri orrori. Idra era un serpente con nove teste di cui otto erano mortali e solo una, che si trovava nel mezzo, era immortale.
    Nella lotta contro Idra, Eracle era guidato da Iolao, il nipote. Con frecce infuocate riuscirono a far uscire Idra dalla tana e poi Eracle iniziò a colpirla con il bastone. Ma ogni volta che le tagliava una testa, al suo posto ne crescevano immediatamente altre due! Iolao tuttavia riusciva in alcuni momenti a passare con il carbone acceso sotto il collo di Hydra (quello della testa tagliata) e così le impediva di crearne una nuova. Quando fu chiaro che Ercole avrebbe vinto, la moglie di Zeus(e sorella) la dea Hera, che non amava Ercole cercò di aiutare Idra e inviò a Idra in aiuto un grande gambero protteto da una corazza che feriva eroe alla gamba. Ma Eracle, riuscì a sconfiggerlo molto rapidamente. Alla fine, Eracle riuscì a tagliare anche la nona testa di Idra e poi la sepolse sulla strada e mise una pesante pietra su di essa. Nel sangue di Idra, Ercole aveva intriso le sue frecce, con le quali, più tardi, feriva i suoi nemici mortalmente. Hera, in segno di gratitudine, dispose un cancro nel cielo e gli diede una costellazione che oggi è conosciuta con quel nome.
    Con il segno del Cancro prende avvio la stagione estiva (è un segno Cardinale) ed il passaggio più significativo è che si conciano a vedere i primi frutti, o meglio, è proprio il periodo dal 22 giugno al 22 luglio che provvede alla maturazione dei frutti.

    L’energia di questo periodo è infatti calda e nutriente, morbida e avvolgente: il polline sparso in giro dai Gemelli, la fecondazione operata dalla natura, dagli insetti, cede il passo alla trasformazione del fiore in frutto. Il legame con la pianta è molto forte, il picciolo del frutto è il cordone ombelicale che lega la madre al figlio nel periodo della gestazione; nella gravidanza al Cancro corrisponde il momento dell’impianto nell’utero, il collegamento con la placenta.
    E i frutti per crescere, hanno bisogno di calore (che nella stagione estiva incipiente comincia a farsi sentire), di luce, di zuccheri e di acqua (quindi oltre al Sole, anche la Terra), che simbolicamente sono tutta la protezione, la tenerezza, la dolcezza e il nutrimento che la Madre dà al Figlio. Governato dalla Luna, archetipo della Grande Madre e implicitamente connesso con il concetto di crescita per fasi graduali, di ciclicità, il segno del Cancro è il più accogliente, morbido e accondiscendente: affettuoso, premuroso e solerte, sensibile ed emotivo, è l’archetipo dell’amore incondizionato del genitore per la prole.
    pianeta Venere posto in esaltazione accentua il lato femminile del segno, soprattutto dal punto di vista edonistico e passivo: il Cancro infatti tende un po’ alla pigrizia, a indulgere nelle comodità, al non dover far troppa fatica, a lasciare le cose come stanno.
    L’esilio di Urano e Saturno, in questo senso indicano la difficoltà del segno a tagliare, soprattutto con il passato, e ad accettare i cambiamenti e le rivoluzioni, il distacco: il Cancro talvolta è malinconico, nostalgico, non butta via nulla, perché tutto può tornare utile, o perché anche un oggetto in disuso è comunque veicolo di un valore affettivo o di un ricordo. La Luna, signora del segno, è infatti anche collegata alla memoria, al ricordo, così come conduce al sogno, alla notte, che tanto ispirò Shakespeare nel “Sogno di una notte di Mezza Estate”.
    caduta accenta la caratteristica femminile della ricezione e dell’accoglienza rendendola passività, ma è quasi una forma di magnetismo e di attrazione estrema: gli impulsi aggressivi sono attenutati e l’attesa è l’atteggiamento maggiormente utilizzato nella risoluzione dei problemi.
    Il segno grafico del Cancro rappresenta le due chele, che costituiscono lo spazio protetto del grembo e del guscio (in cui talvolta il Cancro si richiude, quando si sente minacciato), ma altrettanto sono le armi che il Cancro/Madre usa per trattenere a sé i figli. Altro significato è il 69, ovvero l’inversione del movimento solare da ascendente a discendente.
    La figura simbolica e mitologica associata al segno del Cancro è senza dubbio la Dea Madre, le cui origini e contorni si perdono nel Neolitico, e che di sincretismo in sincretismo è arrivato fino a noi oggi nella figura della Vergine Maria. Nella rappresentazioni più arcaiche è raffigurata come una donna dal grande ventre e dalle grandi mammelle, poi come una donna dalle molte mammelle e, infine, Madre che nutre uno o più bambini. In particolare possiamo riconoscere che nel culto cristiano della Madonna rivive in modo concreto il culto pagano di Iside, che fu per due secoli la "Santa Madre" del mondo antico.
    Interessante poi l’accostamento della Luna e delle sue fasi alle tre Parche (ovvero le Moire greche e le Norne nordiche), le divinità del Fato, figlie di Zeus e di Temis (la Giustizia): Cloto, che inizia a tessere il filo di ogni vita (Luna crescente), Àtropo che avvolge questo filo nella rocca, decidendone il destino e la durata (Luna piena), e Làchesi che inesorabile taglia il filo quando è il momento (Luna calante).
    altro mito collegato al Cancro è quello di Edipo: nella tragedia di Sofocle il legame tra madre e figlio rivela il suo aspetto più inevitabile, inesorabile e drammatico, e rappresenta proprio l’inconscio eterno ritorno alla madre, al grembo materno.
    Non meno cruento il rapporto tra Teti e Achille: quando Achille diventa un guerriero giovane e forte, Teti fa di tutto per impedire che venga coinvolto in guerre o in imprese pericolose: lo traveste da donna e lo nasconde tra le figlie del re Licomede per impedirne (inutilmente) la partenza per la guerra di Troia, ed in seguito lo assiste continuamente sul campo di battaglia. Teti rappresenta la madre premurosa e iperprotettiva che il Cancro talvolta incarna, sia per i figli biologici che ha, sia per le persone a cui vuole bene (e che tratta come figli).

    La leggenda narra che mentre Ercole stava combattendo con l’Idra dalle cento teste, un granchio gli morse il piede, e fu per questo calpestato violentemente e ridotto in poltiglia: Era, acerrima nemica dell’eroe e solidale con il granchio, gli riservò un posto tra le stelle. Tra le stelle che compongono la costellazione nominiamo Acubens ("la chela", in arabo) e altre due stelle, Asellus Borealis e Asellus Australis, letteralmente «asino del nord» e «asino del sud», che formano quella che in passato veniva considerata la “porta” karmica attraverso cui si incarnano le anime; sono poste a fianco a un ammasso di stelle noto come Mangiatoia, (o Presepe o Alveare)

    Il Cancro (in latino Cancer) è una costellazione poco luminosa, non contiene stelle particolarmente luminose; la stella 55 Cancri è una delle stelle più studiate dagli astronomi come il sistema planetario extrasolare più grande conosciuto finora: sono stati osservati infatti cinque pianeti di grandi dimensioni (quattro con una massa simile a quella di Giove e uno grande come Nettuno).
    APPROFONDIMENTO MITOLOGICO

    narciso_waterhouse Karkìnos (il Cancro) aiutò Era e l’idra, pungendo Eracle al tallone, finché l’eroe lo schiacciò. Era lo ricompensò ponendone la costellazione in cielo. Il mito è riconducibile anche alla storia di Selene (personificazione della Luna) una dea dalla pelle candida che girava con un carro trainato da buoi. Un’antica tradizione la vuole sposa di Pan, altre di Endimione, un giovane pastore dalla soave bellezza. Endimione avrebbe chiesto alla sua sposa di restare giovane e bello per sempre, così interpellato Zeus, Selene ottenne di farlo dormire per sempre e andava a baciarlo nelle fasi di novilunio nella grotta del monte Latmos in Caria e per questo la luna era invisibile ai mortali in quel periodo. La simbologia della caverna si può riscontrare anche nell’enigmatica descrizione dell’antro di Itaca, fatta da Omero e successivamente interpretata da Porfirio: la caverna era il cosmo, regno delle Naiadi, le potenze preposte alle acque di cui rappresentavano tutte le possibilità dell’esistenza, i germi vitali. Perciò la vita discendeva da loro che tessevano i corpi dei viventi: le anime scendevano nella generazione assumendo un corpo. A sua volta il miele, riposto dalle api nelle anfore, alludeva alla virtù generativa delle acque ma anche alla loro virtù purificatrice. Quanto alle due porte, la meridionale del Capricorno era la via di risalita delle anime; mentre la settentrionale del Cancro quella della loro discesa nel cosmo, dell’incarnazione. Il mito negativo, riguarda la storia di Narciso, un bellissimo giovane che rifiutò l’amore di tutte le ninfe, in particolare quello di Eco, che si ammalò fino a morirne; di lei rimase solo la voce,che ripeteva il nome dell’amato come un fioco lamento. Per tal motivo fu punito dalla dea Nemesi, che gli ispirò un folle amore di se stesso per cui s’invaghì della sua immagine riflessa nella fonte Ramnusia, finché cadde nell’acqua, annegò e fu mutato nel fiore che porta il suo nome. All’immagine della Grande Madre feconda, si contrappone Narciso, l’immagine del granchio chiuso nel suo guscio a difendere il suo egoismo e colmo di amore solo per se stesso, incapace di amare poiché concentrato solo su se stesso. La Luna, che governa il segno è anche il pianeta dedicato alla Madonna, raffigurata con i piedi nudi sopra la falce, nell’atto di schiacciare il serpente (dominio sugli istinti) con sul capo la corona di dodici stelle. Col Cancro si torna all’archetipo della maternità e la Madonna è la madre per eccellenza.
     
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  2. Dragon Lord
     
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    ...a dispetto del mito che circonda il quarto segno,il cavaliere che indossa l'armatura d'oro alla quarta casa è un gaglioffo della specie peggiore però!....ben poche volte negli anime si sono visti nemici così spietati e odiosi:l'ira di Sirio è del tutto giustificata quando lo batte,in memoria dei crimini inenarrabili di cui si è macchiato un cavaliere che altresì doveva essere paladino della giustizia sotto l'egida di Atena.Persino la sua armatura,imbevuta di virtù benigne,lo abbandona quando ormai questo guerriero ha macchiato la fiducia che Atena un tempo riponeva in lui.E quel che è peggio è che Death Mask è anche consapevole della sua malvagità inaudita... ;)
     
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  3. Phoenix di fuoco
     
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    Verissimo
     
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2 replies since 23/6/2016, 11:18   27 views
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