HYPNOS E THANATOS

Mitologia

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  1. Phoenix il fuoco
     
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    MITOLOGIA E LEGGENDE DI THANATOS E HYPNOS.

    Hypnos e Thanatos, personificazioni del Sonno e della Morte, sono fratelli gemelli, figli della Notte (Nyx), e a loro volta fratelli di Moros, dei Sogni e di Ker, come riporta la Teogonia di Esiodo:

    La Notte a luce die' l'odïoso Destino, la Parca

    negra, la Morte, il Sonno, fu madre alla stirpe dei Sogni

    (né con alcuno giacque per dar loro vita, l'Ombrosa).

    Si dice che ad allontanare il corpo di uomo morto dal campo di battaglia siano proprio il Sonno e la Morte.

    Ci sono varie versioni sulla dimora di queste due figure, rappresentate come due giovani alati.

    Sempre secondo Esiodo, Hypnos, Thanatos e Nyx abitano in una voragine così profonda che per giungere in fondo non basta nemmeno un anno; l’Iliade invece riporta che Hypnos vive a Lemno; qui viene raggiunto da Era che gli chiede di far addormentare Zeus in cambio di un seggio d’oro fabbricato da Efesto e da uno sgabello per appoggiare i piedi durante i banchetti. Hypnos non accetta perché teme l’ira di Zeus, però quando Era gli promette in sposa Pasitea, una delle Cariatidi, si lascia convincere. Insieme al fratello Tanatos preleva il corpo di Serpedonte dal campo di battaglia per riportarlo in Licia, perché i parenti e gli amici gli rendano gli onori funebri. Secondo l’Eneide, invece, Hypnos vive negli inferi; nelle Metamorfosi è riportato che egli abita nel paese dei Cimmeri (che è avvolto dalla nebbia e dove non batte mai il sole, avvolto in una notte eterna senza stelle né luna) e che i Sogni sono la sua prole.

    Thanatos l’unica divinità a cui i regali non sono graditi; nell’Alcesti di Euripide compare come personaggio che custodisce il corpo di Alcesti che si è offerta di morire al posto di Admeto, suo marito; Thanatos fu costretto a cedere la donna, a causa di Ercole che gli tese un agguato.

    Secondo un altro mito, Thanatos fu mandato da Zeus per uccidere Sisifo, ma fu catturato proprio da quest’ultimo che lo legò. Nessuno moriva finchè la Morte era legata, così Zeus ordinò a Sisifo di liberarla. Obbedendo a Zeus, Sisifo fu il primo a morire per mano di Thanatos; secondo un’altra versione fu Ares a liberare Thanatos che poi uccise Sisifo.

    I figli di Hypnos sono Morfeo, Icelo, Fobetore e Fantaso.

    Una curiosità astronomica: Nyx, la madre del Sonno e della Morte, è uno dei satelliti di Plutone nominati recentemente (nell’agosto del 2006) insieme a Hydra (così ora questo semi-pianeta ha come principali satelliti Caronte, Nyx e Hydra).
    Tànato, che i romani chiamavano Mors, rappresentava la morte, era inaccessibile a ogni sentimento di pietà: veniva rappresentato come un uomo barbuto e alato, con una veste nera, con in mano la scure dei sacrifici, di cui si serviva per recidere un ricciolo al morente. Tuttavia due strane leggende di origine popolare narrano che il terribile Tànato fu costretto a cedere il corpo di Alcèsti ad Ercole e anche in un'altra occasione venne incatenato da Sisifo. Dal suo nome deriva la tanatofobia, la paura della morte.

    Ipno, che i romani chiamavano Somnus, era la personificazione del sonno, giovava agli uomini, apportando loro il dolce riposo e l'oblio degli affanni. Ipno, secondo Omero dimorava a Lemno. Nel canto XIV dell'Iliade Hera lo prega di addormentare Zeus, affinché Poseidone possa portare aiuto ai Greci senza che il dio lo venga a sapere. Ebbe numerosi figli, dei quali i principali sono Morfeo, Icelo, Fobetore e Fantaso. Fu Ipno a dare ad Endimione la facoltà di dormire ad occhi aperti. Viene raffigurato come un giovane nudo con le ali sul capo.

    Nella mitologia greca, Thanatos è la personificazione della morte. Dal suo nome deriva la tanatofobia, la paura della morte. Secondo Esiodo, è figlio di Nyx (la notte), che l’aveva concepito senza l’aiuto di nessun altro dio. Omero ne fa il fratello gemello di Hypnos, la personificazione del sonno.
    Nemico implacabile del genere umano, odioso anche agli immortali, ha fissato il suo soggiorno nel tartaro o dinanzi alla porta degli inferni. È in questi luoghi che Eracle ha combattuto con Thanatos sconfiggendolo e legandolo con una catena di diamanti per tenerlo prigioniero sino a che non ottenne la restituzione di Alceste che ricondusse trionfalmente a casa.
    Ateniesi e spartani lo onoravano di un culto particolare, ma non si sa nulla sul tipo di culto che gli rendevano.
    Thanatos aveva un cuore di ferro e delle viscere di bronzo. I greci lo rappresentavano sotto la figura di un bambino nero con piedi torti. A volte i suoi piedi, senza essere difformi, sono soltanto incrociati, simbolo dell’imbarazzo dei corpi che si trovano nella tomba. Questa divinità appare anche, nelle antiche sculture con un viso dimagrito, gli occhi chiusi, coperto da un velo, e mentre tiene una falce in mano. Questo attributo sembra significare che la vita viene raccolta come il grano. Gli attributi comuni tra Thanatos e la madre Nyx (la Notte) sono le ali e una torcia spenta e rovesciata. I Romani lo chiamavano Mors, e se lo raffiguravano come un Genio alato e silenzioso e gli alzarono anche degli altari.
    Figlio della Notte, fratello gemello di Thanatos, noto anche come Ipno. Al contrario del fratello era una divinità benefica, in quanto, apportando il sonno agli umani, permetteva loro di obliare dolori e sofferenze. Suoi attributi erano la verga che addormenta e il papavero. Secondo la tradizione addormentò Zeus, per compiacere Era, affinchè ella potesse, indisturbata, far perire in una burrasca Eracle che tornava da Troia, senza però riuscire nel suo compito. Scoperto l'inganno Zeus, infuriato, scagliò Ipnos nel mare: la Notte, madre di Ipnos, lo aiutò a riemergere. Anche in un'altra occasione addormentò il re degli dèi per ordine di Era: avvenne durante la guerra di Troia, in un momento critico per gli Achei, che erano protetti da Era. Una leggenda più tarda vuole Ipnos innamorato di Endimione, al quale concesse il dono di dormire ad occhi aperti.
     
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