Saint Seiya Galaxy  » feel the cosmo inside you ~ RpG by Forum

Posts written by †Brunhilde†

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    Kyo si trovava nel bel mezzo di una via che lo avrebbe condotto in un villaggio, era a piedi con indosso la sua canottiera e pantaloni neri, dietro la sua mantella a due colori.
    Il ragazzo era stranamente calmo da quando era diventato God Warriors, la sua vita cambiò, ma di carattere restò lo stesso un ragazzo di poche parole e pieno di sé. Stava incominciando ad apprezzare la vita devota a un dio, solitamente non è tipo che si faceva comandare facilmente, ma nei confronti di Odino lo rispettava, tant’è che aveva ricevuto il suo messaggio in cui gli diceva di andare in un villaggio, poiché c’era qualcosa di strano che stava capitando.
    La sua missione era di perlustrare la cittadina e trovare dei sopravvissuti, ricordò chiaramente le parole del Celebrante che chiese di andare fin li, spiegando che erano stati resi al suolo da presunti banditi e che sarebbe venuto tra due giorni. Il celebrante cercò di avvisarlo di fare attenzione , ma non vi era bisogno, Kyo si limitò a rispondere con un va bene e partì per il suo viaggio in tutta sua sicurezza e spavalderia, sorridendo come per dire che sapeva cosa fare, tuttavia ora in piena tempesta camminò a fatica mentre il vento innalzava la sua mantella e spettinò i suoi capelli, con una mano cercò di proteggersi la faccia, pian pianino stava arrivando a destinazione.

    “Ci mancava pure la bufera che palle!”

    Si sfogò con il tempo non preoccupandosi di cosa avrebbe trovato nel villaggio, passati un paio d’ore arrivò alle montagne e dopo lunghe camminate senza sosta, avvistò delle case in lontananza mentre la bufera smise di scendere.
    Un po’ si calmò del resto era da tanto che camminava sotto la neve riuscì finalmente a vedere senza brontolare.
    Proseguì visitando il villaggio attaccato, vide i residui di alcuni soldati, c’era stato una vera e propria battaglia, intravedeva a terra delle gocce di sangue e dei corpi, osservò a lungo quei resti e pensò a voce alta:

    “Allora vediamo un po’ di scoprire chi c’è dietro, chi osa fare questo della gente di Asgard? C’è qualcuno?!”

    Il ragazzo si guardò intorno sperando di trovare qualcuno e vide un ragazzo che probabilmente era li da un po’.

    “Ehi tu noto con piacere che sei come me che cavolo è successo qui?”

    Il ragazzo si avvicinò all’altro mentre passava i cadaveri e sentì un’ accenno di voce sofferente , come se ci fosse qualcuno che chiedeva aiuto. Kyo si stupì e voleva raggiungere chi c’era.

    “C’è qualcuno dobbiamo aiutarlo!”

    Il ragazzo nonostante il suo pessimo carattere aveva il senso del dovere quindi se si trovava davanti a uno che aveva bisogno lo aiutava senza problemi, ma nel suo orgoglio non avrebbe accettato ringraziamenti perché lui sapeva cosa fare e non si sentiva ne un’ angelo ne un demone, era semplicemente un Uomo.



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    Dati & Riassunti

    PKLa0_CS
    Nome:Kyo Hyrakudo
    Stato fisico:disturbato dai fumi
    Stato Psicologico:scocciato.
    Armatura: In add
    Stato armatura:intatto
    Energia:Energia Bianca
    scheda:



    Riassunto










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    Un urlo rimbombante nell’aria, ad assecondare la potenza scaturita del suo pugno intriso di pura energia del fuoco.

    “Ahhhhhh!”

    Il pugno fendette l’aria e quello che poteva essere il cavallo a otto zampe agli occhi del ragazzo era lucente come un’ insieme di stelle, un’aura calda ma allo stesso tempo freddo, sembrava quasi che quell’essere facesse parte di lui forse era questo che voleva Odino, far uscire il vero Kyo che era dentro.
    Quell’impeto che aveva fatto non bastava per dimostrare che era forte e pronto per servire il Dio, Odino lo stava mettendo a dura prova, per quanto era una testa calda, doveva trattenersi se si faceva soggiogare dalla sua presunzione sicuramente il suo dio non l’avrebbe riconosciuto come protettore di Alsgard.
    Il suo pugnò lo colpì sentendo il nitrire del cavallo, ma vide che l’animale raggiante si spostò mettendosi in posizione con la testa puntandolo come un toro al suo matador:

    “Ti colpito eh? Qualcosa mi dice che ti piaccio”

    Sorrise sarcasticamente in segno che stava capendo come funzionava il suo potere cosmico, vide che il cavallo caricò a se un vortice azzurro come il ghiaccio ma allo stesso tempo emanava energia calda come il fuoco.
    Kyo guardò attento poi come in un ricordo vide il suo stesso potere passare nella sua mente come se l’avesse fatto anche lui, mentre una voce lo chiamava:”Kyo tu hai il potere del fuoco e del congelamento”.
    Non si trattava di Odino era la voce della sua coscienza, che lo spinse ad attaccare creando un alone rossastro e blu come il vortice che stava creando il cavallo proveniente dalle sue mani, ghiaccio e fuoco per un solo e ultimo colpo e lo scaraventò addosso all’animale che stava per arrivare addosso a lui.

    “Questo è prova che io sono come te!”

    Il ragazzo era pieno di sé ed ora era più deciso che mai a sconfiggerlo, forse non era ancora finita ma sicuramente Kyo aveva dato prova del suo vero io e si sentiva pronto per servire Odino seppure non era tipo che si faceva comandare, a suo modo era rispettoso.






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    Dati & Riassunti

    PKLa0_CS
    Nome:Kyo Hyrakudo
    Stato fisico: ustionato dal colpo avversario
    Stato Psicologico: deciso
    Armatura: In add
    Stato armatura:intatto
    Energia:Energia Bianca
    scheda:



    Riassunto


    Proseguo il duello










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    Il ragazzo si alzò e vide che il suo pugno andò a segno, negli occhi brillava la fierezza di un guerriero intento a farsi valere dimostrando che era degno di un nuovo potere, questa sfida per lui non sarebbe stata l’ultima, qualcosa stava nascendo, ma non doveva abbassare lo sguardo, quella creatura non era forse li per fargli del male.
    Pareva il contrario secondo Kyo era opera dell’uomo incappucciato che aveva incontrato all’inizio, se così fosse doveva essere qualcuno che conosceva bene il principe di Alister I o forse era il portavoce dello stesso Odino che gli aveva ordinato di cercarlo per metterlo alla prova.
    Non si sarebbe mai arreso era energico come il fuoco e allo stesso tempo freddo come la neve della stessa Asgard, era fatto così pensò di essere uno dei pochi che rispondeva a tono.
    Non si credeva onnipotente aveva solo un carattere che poteva sembrare antipatico, rispettava soltanto chi era come lui e aveva rispetto solo per le donne seppure sapeva anche lui che ci sarebbero state anche quelle che l’odiavano.
    Kyo vide che il cavallo indietreggiò per il colpo subito nitrendo, poi come una bestia feroce mosse da terra gli zoccoli generando un esplosione infuocata.
    Kyo era troppo vicino subì di impatto la vampata di fuoco sbalzando con una capriola ferendosi un po’ ovunque, mentre nei suoi vestiti si formarono dei buchi, lanciò un grido, ma aveva i piedi ancora a terra e non si lasciò andare nel dolore.

    “Ehi mi ha fatto male questa me la paghi, guarda come mi hai conciato i vestiti, beh devo dire che non sei male ma ti dominerò come un fantino”

    Strinse i pugni nuovamente questa volta la sua energia non era azzurrastra ma rossiccia, nelle sue mani sentiva il calore del fuoco, forse era riuscito a prendere qualche frammento di energia avversaria, ma non era così, il suo corpo emanava di un cosmo caldo come la lava.
    Prese una rincorsa fino ad arrivargli di fronte e lanciò dei pugni di puro fuoco veloci sperando di mettere fine a quella pagliacciata.





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    Dati & Riassunti

    PKLa0_CS
    Nome:Kyo Hyrakudo
    Stato fisico: ustionato dal colpo avversario
    Stato Psicologico: deciso
    Armatura: In add
    Stato armatura:intatto
    Energia:Energia Bianca
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    Riassunto


    Proseguo il duello










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    Il ragazzo proseguì e vide una scalinata che andava in direzione del vulcano, Kyo pensò che questo posto non era diverso da quello da cui era arrivato, il guardiano si trovava li.

    “Sono stufo di tutta questa storia, ma se devo raggiungere la meta la raggiungerò, non ho ostacoli”

    Il ragazzo andò a testa alta, proseguì la scalinata e si trovò in cima al vulcano, mentre il caldo e l’aria irrespirabile gli diede fastidio, ma se fosse un comune mortale sarebbe già affisiato e incenerito, tuttavia gli piaceva l’odore della lava.
    Voltò lo sguardo al cielo, era notte e le stelle illuminavano quel cielo scuro, fece un lieve sorriso poi, il suo sguardo si posò sulla statua e sentì il nitrire di un cavallo proveniente dal cielo e come un fulmine andò sulla runa che brillò come una stella.
    Pensando che fosse il cavallo che l’aveva guidato, il suo corpo si illumino di una luce azzurrastra e rassicurante, un piacere che non sapeva come esprimerlo, era il cosmo di Asgard, questa volta era davvero giunto al culmine.
    Mentre nella sua mente echeggiavano le parole del cavallo, certo che ce l’avrebbe messa tutta, era lì apposta, poi l’animale cercò di caricarlo come fanno i tori.
    Il ragazzo non si fece intimorire caricò a sé un pugno carico di quella energia azzurra come la scia delle comete e tirò verso la creatura che stava avanzando verso di lui un fascio d’energia in contro attacco, anche se subì in parte il colpo che lo spinse indietro e lo atterrò facendolo rotolare a terra.





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    Dati & Riassunti

    PKLa0_CS
    Nome:Kyo Hyrakudo
    Stato fisico:disturbato dai fumi colpito in parte
    Stato Psicologico:scocciato.
    Armatura: In add
    Stato armatura:intatto
    Energia:Energia Bianca
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    Riassunto



    cerco di rispondere all'attacco contrattaccando con un attacco di cosmo, non ho usato per ora tecniche xd

    attacco consumo normale




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    Post 8






    Rimase con un lieve sorriso mentre seguiva la scia del cavallo e osservava la parete rocciosa che lo circondava, pensò che il veicolo era parecchio largo e scuro, se non fosse per la runa e l’animale non si riusciva a vedere nulla neanche dove metteva i piedi.
    Non fece in tempo a fare pochi passi che si vide una sorta di stanza con degli ornamenti circolari, gli parvero messi come un segno di guida, doveva andare lì e notò che il cavallo stava li fermo ad aspettarlo.
    Il ragazzo non si scompose di un millimetro restò in braccia conserte e avanzò senza nessuna paura del pericolo, era più tosto calmo il suo pensiero fisso era affrontare la sua nuova sfida, beh poco male per il giovane Kyo chiunque c’era oltre non si sarebbe tirato indietro.
    L’unico punto debole che poteva permettersi era se si trattava di un’ avversario femminile, se fosse una donna come nemico prima di affrontare ci pensava su, per via che non era tipo che farebbe male a una ragazza, ma non risparmiava nessuno se era di pessimo umore.
    L’animale alla sua vista scalpitò e corse verso da lui che pensò lo stesse attaccando, poi vide la sua runa illuminarsi di più e il cavallo parve assorbito all’interno, il corpo di Kyo si illuminò di più mentre iniziava a vedere che sopra di lui vi era una sorte di armatura .
    Kyo stupito pensò:

    °Questo è il potere di Odino?°

    Il ragazzo strinse un pugno e sentì nelle sue vene una voglia immensa di scatenare un bel pugno sulla roccia, ma non lo fece per evitare che gli crollasse addosso, si limitò ad assestare il suo cosmo doveva prendere dimestichezza.
    Mentre la stanza si oscurò lui rimase acceso, ma qualcosa stava per crollare, aveva fatto bene a non testare il suo colpo subito, ora doveva uscire da li prima che veniva sotterrato dalle macerie, mentre una voce gli parlò quasi telepaticamente che gli disse di dominare Sleipnir per diventare cavaliere di Asgard e che doveva affrontare un guardiano.

    “Il guardiano del vulcano… Bene affronterò questa sfida per il volere di Odino”

    Seppure non era uno che si faceva comandare accettò lo stesso per il volere di un dio, del resto gli aveva dato una seconda vita e non l’avrebbe sacrificata, anzi non si sarebbe più sacrificato per il voler suo ora era questo il suo destino, diventare un cavaliere del Sommo di Asgard.
    Corse verso l’uscita mentre dei pezzi gli caddero addosso con i pugni gli sbriciolò urlando:

    “Io sono Kyo Hirakudo stupida grotta non sarà questa la mia tomba”.

    Vede la porta d’uscita ed entrò abbagliato dove si sarebbe trovato non lo sapeva ma forse era l’uscita giusta, mentre intravedeva qualcuno al suo interno che sia il guardiano?.





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    Nome:Kyo Hirakudo
    Stato fisico:disturbato dai fumi
    Stato Psicologico:scocciato.
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    Riassunto

    proseguo e vedo il guardiano










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    In quel momento mentre precipitava nel vuoto pensò al suo passato rivivendo la sua esperienza da militare, era una persona ribelle indisciplinata non digeriva perché il padre l’aveva costretto e se non ubbidiva ai suoi ordini, per il giovane erano giornate d’inferno e veniva punito come una bestia nelle celle.
    Per il padre ciò che diceva era legge e trovava corretto educare un figlio al dolore, tuttavia pareva che non ci fosse più niente da fare, non rimpianse la sua vita non si sarebbe mai pentito per averlo fatto fuori.

    °Si mi attende un mondo migliore°

    Arreso dal suo destino si lasciò andare, ma qualcosa di inaspettato stava per accadere. Una nuova sensazione nel suo corpo, era come se stesse raggiungendo qualcosa di inarrivabile, una potente energia interiore che si poteva sentire solo nel momento di pericolo come quello. Forse era la sua coscienza che gli comunicava di non morire e raggiungere quella forza e farla esplodere. Kyo la sentiva forte e il so corpo iniziò a brillare di una luce d’energia intensa. Il cavallo nitrendo gli parve di fronte come a volerlo proteggere e lui gli piombò in groppa, rimase sorpreso mentre una luce azzurrastra lo avvolse e vide la suo runa, poi dagli zoccoli l’animale emanarono una strana energia e la lava sottostante si congelò.
    Kyo non aveva parole, ma sentiva una bella sensazione e l’equino parve sparire lasciando la sua scia:

    “Sto sognando la lava non si congela…devo essere stato io con questo mio nuovo potere, non credevo di possederlo. Credevo davvero di morire, forse non era destino e non era il volere di Odino, molto bene ti dimostrerò chi sono non ho paura di niente avanti per la prossima sfida.”

    Kyo era molto sicuro di sé e ricordò benissimo del tipo incappucciato che l’aveva avvisato per la prova, a quanto pare forse si trattava di questa e l’aveva superata, proseguì ammantato di quella luce carico di energia e stima di sé.
    Lungo andare si guardò intorno, l’area del magma dove passava congelava, con le mani e concentrandosi riusciva a crearsi i percorsi, pareva prendere confidenza e coscienza che non stava sognando.

    “Interessante, non è difficile questo nuovo potere, non sapevo nemmeno di esserne capace, sono fiero di me”

    Camminò per parecchi metri, all’ interno del vulcano e seguendo il cavallo che si fermò di fronte a due grotte, di cui una aveva una runa incavata nella roccia che rappresentava quella sua che aveva addosso e l’altra una runa che ricordava il simbolo del fuoco e un serpente.

    “A quanto pare c’è un’altra prova, ci sarà da divertirsi amico, devo scegliere in che tunnel andare mmm…”

    Il ragazzo ci pensò su toccandosi il mento socchiudendo gli occhi, poi notò che il cavallo gli indicava verso la runa con il simbolo del fuoco e il serpente.

    “Ok andiamo li, mi aspetterà un’altra prova, poco male perché non ho niente da perdere, ma non sarebbe una brutta idea se prima di morire incontrasse qualche bella ragazza rossa di capelli”

    Ironizzò un po’ prò sapeva bene che non era li per divertirsi, ma adorava le rosse come la soldatessa che gli piaceva in accademia, tuttavia si sentiva pieno di sé come se nessuno lo poteva battere, quindi si sentì bello carico, lo dimostrava la sua postura accennando un sorriso e un pugno stretto. Scelse dunque di andare nella direzione della grotta con il simbolo di fuoco.





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    Edited by ~Kasumi~ - 4/4/2016, 18:37
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    Kyo proseguì per l’inseguimento del cavallo, l’animale proseguì con la sua scia lucente lasciando il suo percorso, per essere un equino pareva luminoso e ancestrale.
    Il ragazzo non era molto paziente, ma si limitò a sbuffare grattandosi la testa, inseguendo il suo animale che lo portò in un corridoio stretto poi parve non vederlo più.

    “E ora dove sei sparito? Mi sto scocciando dove mi stai portando?”

    Parlò però non c’era nessuno poi voltò lo sguardo in giu e vide uno strapiombo di un vulcano da cui si poteva ammirare la colatura della lava fumante che lo avvolgeva in canali, una vera e propria eruzione, che infastidiva il suo corpo e la mente, anche se già era da quando era arrivato che non riusciva neppure a respirare.
    Da li vide l’essenza dell’animale che era situato in centro d’essa, il ragazzo mise un lieve sorriso, poi dietro si illuminò la runa e il suo corpo brillo della sua luce era giunto il momento della sfida tanto attesa.


    “Molto bene sono pronto”


    Il ragazzo sentì un gran calore, l’odore dell’magma era intenso e i fumi iniziarono a dargli fastidio alle narici, tant’ è che tossisce mettendosi una mano alla bocca, il suo fisico per quanto era resistente avrebbe sfidato chiunque a restare li.
    Kyo non si arrese doveva raggiungere il cavallo che lo stava aspettando, camminò lungo il percorso ma non vide quasi niente per il fumo, poi vide che si trovava ad una bella altezza, del resto i vulcani non sono bassi, ma il percorso era ancora lungo, poi voltò lo sguardo verso il cavallo, che si trovava lontano da lui.

    “Ok se Odino mi ha detto di venire qui e affrontare questa sfida lo farò, ma dopo non voglio ricambiare favori a nessuno, vivere o morire non cambia. Io non ho paura!”

    Il ragazzo alzò le braccia e guardò il cielo, poi si fece trasportare dolcemente dal vento e precipitò giù e ciò che poteva percepire era la morte addosso, ma forse in un’altra vita poteva rinascere come una fenice.
    La sua visione dell’ Ade una tempesta infuocata che lo avvolse in una morsa, e se fosse andato su vedeva angeli e la ragazza che gli piaceva in accademia, aveva la sensazione che non c’era più niente da fare quel cavallo aveva in mente qualcosa di inaspettato chissà se lo avrebbe raggiunto.





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    Nome:Kyo Hyrakudo
    Stato fisico:disturbato dai fumi
    Stato Psicologico:scocciato.
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    Kyo si butta e cerca di raggiungere il cavallo






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    Edited by ~Kasumi~ - 4/4/2016, 18:36
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    Kyo era li per un motivo ancora sconosciuto ma ricordando quel sogno il suo istinto lo guidava verso l’onnipotente dio di Asgard e forse quello strano individuo aveva capito, difatti disse di avvicinarsi all’ingresso del vulcano e gli spiegò che avrebbe trovato un portale e che avrebbe affrontato delle prove.
    Per il giovane Principe non c’era niente di meglio che affrontare una bella sfida, guardò l’uomo e sorrise con fare sicuro non avrebbe avuto paura di chiunque avrebbe incontrato:

    “Molto bene, ti risparmierò la vita per avermi ferito a tradimento, ricorda il mio nome è Kyo Hirakudo.”

    Il ragazzo solitamente non è aggressivo, ma se veniva attaccato per nessun motivo non perdonava certi scherzi era una persona di poche chiacchiere, ma schietto aveva il dovere di farsi rispettare seppure non gli si addiceva preferiva essere chiamato per nome per essere alla pari dei sudditi.
    Fece qualche passo verso il vulcano e vide chiaramente una sorte di porta lucente, pensò a cosa poteva essere poi ricordò le parole di quel tizio, era un po’ scettico perché non si fidava molto iniziò a guardarlo poi valutò la cosa:

    “Un portale? Mah dove siamo nei film di fantascienza?”

    Alzò le spalle poi come nulla fosse provò a metterci le mani e fu avvolto da una strana luce mentre la Runa brillava come un diamante e fu travolto da esso che pareva risucchiarlo al suo interno.
    Si sentì più forte quella stessa luce lo rigenerava dalle fatiche e la ferita inflitta non gli dava fastidio.
    La runa emanava una bella luce, Kyo non capì bene la situazione, ma si sentì felice di essere li avrebbe trovato ciò che voleva.
    Ad un certo punto un’altra luce abbagliò la sua vista, un cavallo apparì nitrendo, Kyo non riusciva a vedere bene pensò che potesse essere il suo cavallo Kira, eppure ricordava di averlo lasciato fuori prima di andare verso l’entrata del vulcano.

    “Kira non può essere che luce…”

    Man mano in tutta quella luce il ragazzo riuscì a vedere qualcosa, quel cavallo galoppava spensierato parecchi metri davanti a lui lo stava guidando per il sentiero giusto da percorrere all’interno di quel vulcano. L’aria era irrespirabile e le condizioni della presenza dei fumi e della lava circostante, non permettevano a Kyo di restare addirittura in piedi, molte volte aveva rischiato di svenire , ma la presenza del cavallo sembrava dargli un motivo per farlo continuare e di rimanere cosciente.
    Kyo rimase freddamente concentrato temeva qualcosa di sinistro, ma forse era solo la sua impressione perché non si fidava di nessuno, era abituato alle fregature e non avrebbe permesso di ostacolarlo:

    °Chiunque mi aspetta non ho paura, affronterò ogni sfida niente è impossibile per me, se davvero Odino mi ha dato una via da seguire io lo accetterò, ma non prometto sgarri. I miei rimorsi sono sempre nella mia anima non chiederò perdono agli Dei dei miei peccati°

    Proseguì notando che il cavallo si fermava e ogni volta che Kyo si avvicinava proseguiva nitrendo come se gli parlasse non era li per giudicarlo, del resto dicono che i cavalli siano più intelligenti dei cani, e lui come animale domestico aveva Kira.
    Proseguì senza sosta avrebbe scoperto dove lo voleva condurre.




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    Dati & Riassunti

    PKLa0CS
    Nome:Kyo Hirakudo.
    Stato fisico: ferito
    Stato Psicologico:arrabbiato
    Armatura:God robe di Merak [livello2]
    Stato armatura:intatto
    Energia:

    Riassunto:

    Kyo prosegue il suo cammino

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    Kyo rimase nella sua postura cercando di valutare chi era e cosa voleva veramente, a prima vista gli era parso come uno che volesse intralciarlo, tuttavia era convinto che era così e come non bastasse stava per emanare qualcosa di losco.
    Il ragazzo vide la sua mantella muoversi, gli mostrò un pugno che si illuminò, Kyo non ebbe tempo di valutare perché da esso formò un raggio veloce che lo colpì su un braccio e sbalzò a terra.

    “Ah!”

    Cadette a terra lasciando una scia profonda di pochi centimetri lontano da lui, mentre lo strano individuo gli parlò dicendogli di calmarsi e che se voleva accedere al vulcano doveva essere chiamato da Odino per una prova di fuoco e di ghiaccio.
    Il ragazzo si stava innervosendo parecchio e siccome era una persona che per quanto poteva sembrare di animo impuro in realtà era buono ora era giunto il momento di rispondere, ma non si risparmiò:

    “Veramente mi ha mandato lui, quindi non farmi perdere tempo vigliacco come hai osato attaccarmi? questa me la paghi lurido….”

    Non ebbe tempo di continuare a dire la sua, aveva una grande voglia di riempirlo di botte, tuttavia pareva non avergli causato danni ma non l’avrebbe perdonato, non gli piaceva proprio voleva proseguire senza rotture di scatole.
    A quanto pare non era così tant’è che sentì dentro sé, un forte bruciore al petto, lanciò un grido di dolore, poi posò lo sguardo sulla neve e notò che sul suo cappotto c’era inciso una runa.

    “Eh questo cosa significa?”

    Quel simbolo gli ricordava la runa del galoppo, forse era un segno che lo aveva portato laggiù, guardò l’uomo con astio.

    “Questo simbolo mi ha scelto credi che basti come prova?”





    VHC5132


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    Dati & Riassunti

    PKLa0CS
    Nome:Kyo Hirakudo.
    Stato fisico: ferito
    Stato Psicologico:arrabbiato
    Armatura:God robe di Merak [livello2]
    Stato armatura:intatto
    Energia:

    Riassunto:

    Kyo è arrabbiato per la ferita XD


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    Kyo proseguì il suo cammino a galoppo di quel cavallo che in qualche modo gli ricordava quello che aveva sognato, e l’unico destriero che aveva scelto era Kira un cavallo bianco imprestato da un suo conoscente che probabilmente era morto da tempo e stava li da un paio di anni.
    Quel cavallo con lui era praticamente in simbiosi il solo nitrire il ragazzo capiva cosa voleva era il suo animale domestico e pareva capire anche il padrone:

    “Kira dirigiamoci verso le lande di ghiaccio”

    Mosse le redini e il cavallo partì veloce, passati alcuni chilometri rallentò per via della neve alta e il ragazzo si girò verso Alister I, notando che il paese non si vedeva più, ma intravedeva la sagoma del suo maestoso castello e credette che sua sorella Jessica era li davanti a qualche finestra pensando al suo futuro.
    Kyo proseguì senza fermarsi, dopo diche guardò avanti una maestosa distesa di neve, la vegetazione non ce n’era pareva un deserto bianco, ma più si camminava e più si vedevano le lande di ghiacciate e una montagna.
    Passarono un paio d’ore si fece notte, Kyo fermò il cavallo e scese a terra osservando che di fronte vi era la montagna innevata che vedeva in lontananza, non poteva andare con il suo animale oltre, c’era del ghiaccio, quindi proseguì da solo lasciandolo lì, in qualche modo sentiva che doveva andare da quella parte quella montagna lo incuriosiva:

    “Mi spiace per Kira, ma non posso fallo passare di qua, ho come la sensazione che c’è qualcosa che mi spinge ad attraversare questa montagna, potrebbe essere un segno del destino, quel sogno era parecchio strano, poi si sa che i cavalli non volano però assomigliava a Kira c’era lo stesso rapporto, lui è più affidabile di “certi” uomini.”

    Si riferì sempre a suo padre che come un ricordo gli passò avanti la sua immagine maligna che godeva delle disgrazie altrui, dopo diche strinse un pugno e voltò lo sguardo a quell’immensa montagna, era giunto il momento di andare basta pensare al passato, quel che contava era trovare ciò che voleva.
    Camminò senza fare sosta, più saliva più percepiva l’altitudine gli si tapparono un po’ le orecchie, ma essendo abituato non gli diede fastidio pensò fra sé:

    °Pare un po’ troppo alta per una comune montagna forse era un vulcano una volta°

    Passarono un paio di minuti, camminava senza fare pause, Kyo era convinto che valeva la pena venire fin qui, ma ad un certo punto qualcosa lo fermò, una sagoma si intravide in lontananza, seppure era notte lo vedeva c’era qualcuno.
    Kyo si fermò e vide chiaramente un uomo incappucciato, non ebbe tempo di parlare che costui sibilò qualcosa:

    “Vattene da qui mortale, non è questo luogo dove vagabondare.”

    Il giovane stupito non esitò a parlare riprendendo la sua frase e ironizzò dato che si riferiva a lui:

    “Vattene da qui mortale?, non è questo luogo dove vagabondare mi hai detto così? Perché tu cosa sei un idiota che mi scoccia? ”

    Fece una pausa e si avvicinò per vederlo meglio in faccia ma non lo vedeva per il cappuccio:

    “Io vado dove mi pare e non sono affari tuoi di cosa sto facendo, non ho tempo da perdere con quelli come te sparisci dalla mia vista se non vuoi che te le dia, chiunque tu sia levati dai piedi che ho da fare!”

    Disse attendendo risposta prima di andarsene per la sua strada, mettendosi in braccia conserte puntandogli uno sguardo di sfida.




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    Dati & Riassunti

    PKLa0CS
    Nome:Kyo Hirakudo.
    Stato fisico:buono.
    Stato Psicologico:normale
    Armatura:God robe di Merak [livello2]
    Stato armatura:intatto
    Energia:

    Riassunto:

    rispondo allo strano individuo sgarbatamente XD

    Azioni:







  11. .
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    GvWQbhYKyo si sveglio e riprese coscienza stava nella sua stanza, quel sogno era parecchio strano ma secondo lui si trattava soltanto della sua immaginazione, quel cavallo lo aveva visto da qualche parte ma non ricordava dove.
    Si rimise a dormire trascurando quel sogno che spesso faceva, forse il desiderio di essere più forte il suo inconscio gli faceva vedere strane entità superiori come la rappresentazione di Odino che in qualche modo si sentiva attratto spiritualmente.
    Socchiuse gli occhi concentrò il suo pensiero altrove, il suo secondo desiderio era trovare una persona che lo capiva in tutto, sua sorella era la sua famiglia, ma avere qualcuno a suo fianco era per dimostrare che non aveva un’anima impura e scura.
    Passò qualche minuto, non riuscì a prendere sonno un immagine lo turbava di continuo quel cavallo a otto zampe gli sembrava di vederlo anche senza sognare aveva la sensazione che era li vicino, forse Kyo era diventato pazzo per via dell’uccisione del padre si mise le mani nei capelli e lanciò un grido:

    “Basta!”

    Pareva una perseguita zione, un po’ lo inquietava, ma essendo di carattere forte lasciò perdere e decise di farsi un giro, andò nuovamente alla finestra e volto lo sguardo in cielo vedendo una stella cadente, portava bene esprimere un desiderio.
    Il suo desiderio era un potere che gli permettesse di combattere e difendere sua sorella, ora come ora lei era la sua sola ragione di vita, se avrebbe perso anche lei lui sarebbe andato al limite della sopportazione, facendosi del male da solo.
    Si girò e camminò verso l’uscita della sia camera e si recò in un’altra stanza dove spesso si rilassava, una sorte di biblioteca con una scrivania e un pennino per scrivere.
    La stanza era piccola con molti libri, il giovane si sedette sulla scrivania che era situata in centro, dopo di che osservò i libri e pensò se quel cavallo che vedeva nei sogni l’aveva visto in qualche libro.

    “Cavallo che scruta i miei pensieri, Odino padre degli Dei nordici cosa vuoi da me?”

    Sospirò e mise le mani sopra la cattedra, e si accorse che si era appoggiato su un libro, una pagina con un disegno e la spiegazione, Kyo colpito tolse le mani e vide il cavallo a otto zampe che cavalcava il cielo e sotto c’era il mare.
    Come se avesse scoperto qualcosa di inaspettato rimase stupito pietrificato, quel cavallo grigiastro gli ricordava la costellazione sognata, e rilesse cos’era, non era altro che Sleipnir il cavallo di Odino che galoppava il cielo e il mare secondo la mitologia nordica, il significato del suo nome era “colui che scivola rapidamente ” e portava delle dune dai denti.

    “Ora è tutto chiaro, e io che credevo fossi pazzo ah ah ah!”

    Sorrise di gusto convinto che era solo il frutto della sua immaginazione, si sentì più sollevato e decise di tornare in camera e questa volta si mise comodo a letto ripensando a quel libro di prima che aveva sfogliato recentemente per curiosità riguardo la mitologia nordica.
    Si riaddormentò, ma rivide quel sogno che aveva fatto prima, lo chiamava e il cavallo si girò e si avvicinò sul suo balcone.
    Kyo lo guardò e provo a parlarci:

    “Senti un po’ hai finito di apparirmi nei sogni chi sei?”

    Il cavallo pareva non fare segno, ma Kyo capì che doveva salirgli in groppa, scocciato il giovane salì era stufo dei misteri, pensò che questa volta non stava sognando e si convinse che non era pazzo, galoppò in cielo ammirando la miniatura del suo regno, era una bella sensazione e aveva l’impressione di essere felice come se stesse passando in un altro mondo, ma era cosciente che non era morto, quindi non poteva trattarsi del paradiso o l’inferno.
    Spirito libero, in quel momento si sentiva in pace con sé stesso e pensò anche che la sua vita poteva valere la pena viverla senza farsi del male per purificarsi del dolore, non potrà mai cancellare il ricordo di aver ucciso suo padre ma poteva stare tranquillo sul fatto che poteva agire per un giusto motivo, e fu per questo che non ci rimase male aveva fatto un favore a tutto il regno.
    Lungo l’astro il cavallo scese verso terra dove Kyo vide una grotta incavata in un vulcano, il ragazzo chiese il perché l’aveva portato li, ma non ci fu risposta, tutta la magia svanì, e Kyo si svegliò.

    “Forse è meglio che parta non mi va di continuare a restare a non fare niente. Ho bisogno di potere!”

    Così il ragazzo preparò la sua roba e partì verso il regno di Asgard a cavallo del suo destriero bianco, il suo sogno gli aveva dato un indizio non poteva più trattarsi di una sola coincidenza, Odino gli aveva predisposto una via da seguire.





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    Seguo il mio sogno è parto per asgard

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  12. .
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    GvWQbhY

    Alister I era un paese sperduto che si trovava vicino ad Asgard, molta gente lo ricordava come il paese dei dannati dove gli infedeli erano castigati dal loro stesso re che ora non c’era più, i suoi abitanti uomini comuni, vivevano con la paura di incontrare un Hirakudo, ma molti di loro si ricredevano, ma ora che il Re Alister non c’era più si viveva meglio .
    Kyo era seduto sul suo trono nel suo palazzo, caratterizzato da tre piani che conducevano alle due torri esterne , fino alle stanze e alla piazza centrale dove c’era la fontana distrutta dalle mille battaglie.
    Kyo era un principe guerriero, ne aveva fatti tanti di combattimenti. La sua postura sul suo trono era con le braccia in conserte e gambe accavallate, di fianco c’era Jessica sua sorella gemella con la differenza che era bionda e lui era moro ma erano uguali in tutto.
    Il giovane aveva gli occhi rivolti verso lei, la osservò pensando all’accaduto e l’uccisione del padre, quel momento è stato più doloroso delle stesse cicatrici che aveva, in parte pareva pentirsene, ma pensò al futuro di quel regno e di sua sorella. Suo padre era un despota e non aveva rispetto neppure per loro due che erano i suoi figli. Dopo aver ucciso la loro madre, egli li aveva costretti a subire angherie e torture rilegandoli nelle segrete del castello, dopo di che , a lungo andare, Kyo maturò una sola idea per far finire quell’incubo sia a lui che a sua sorella. Un giorno riuscì ad evadere dalla prigione e a provocare un insurrezione delle segrete in cui vi erano molti detenuti mandati lì a marcire per essersi solo opposti con le parole o perché non avevano pagato le tasse, una rivolta che finì ampiamente nel sangue . La spada di Kyo conobbe il gusto e il colore carminio del sangue che sgorgava dal corpo di suo padre, quell’incubo era finito e lui divenne il nuovo Re.
    Non ne era mai stato pentito di ciò che aveva fatto, certo non era giusto, ma il prezzo di essere liberi delle volte era alto e comprendeva oscurare la propria anima e vivere come un dannato, Ne era perfettamente cosciente. Sorrise lievemente e si alzò camminando lungo un corridoio, dove trovò una scalinata che portava ai sotterranei lì c’erano le stanze delle punizioni. Lì c’erano oggetti di ogni tipo e si fermò a fissarli, ricordando come venivano legati al muro gli abitanti di spalle sentendo le urla che imploravano pietà e i rumori della fruste che ordinava di dare a chi non era con lui ai tempi di suo padre..
    Per Kyo chiedere pietà era umano, quello che non accettava era proprio questo che non riusciva a fagli capire a quel bastardo che non era il modo migliore di trattare i suoi sudditi e non erano nel medioevo. Il suo vecchio aveva una mentalità che secondo Kyo era ignobile, secondo lui più tosto che soffrire come bestia era meglio morire.
    Osservò a lungo quelle stanze, ricordò pure che sua madre morì per mani sue li dentro, non riuscì a trattenersi scesero delle lacrime e tirò un pugno di rabbia alle sbarre di ferro chiedendosi del perché e si disse che era giusto averlo fatto fuori.
    In quel momento arrivò sua sorella che capì benissimo perché era li, il motivo era solo quello ricordare la sua sofferenza che suo padre gli aveva inflitto, si avvicinò al fratello e chiese di andare a riposare.
    Kyo odiava mostrare le lacrime, tant’è che andò di corsa verso le scale non voleva farsi vedere in certe condizioni misere, decise di rifugiarsi nella sua stanza e chiuse la porta, subito dopo tirò un respiro profondo e si sedette a terra come se fosse molto stanco crollò di botto.
    Chiuse gli occhi appoggiando la testa alla porta ripetendosi che gli sarebbe piaciuto avere una vita più facile e una ragazza che sapeva apprezzarlo, sapeva anche lui di non essere perfetto ma era fedele.
    Sognò un lungo viaggio, accompagnato da pioggia e neve fitta , alzò lo sguardo al cielo vide una costellazione di un cavallo a otto zampe lo sentì nitrire, come a credere che fosse tutto vero voleva raggiungerlo.
    Il cavallo andò lungo il suo astro Kyo sentiva che gli apparteneva forse in qualche modo era una creatura che poteva essere fedele come un cane.
    Si svegliò credendo di averlo raggiunto, dopo di che si rese conto che era sogno e pensò che non era proprio la prima volta che lo vedeva, faceva spesso quel sogno.
    Si alzò e andò verso il balcone fissando il cielo, era una giornata bella e stellata si potevano ammirare le costellazioni che c’era in quel luogo, tuttavia si rassegnò che per lui non c’era niente da fare. Avrebbe voluto farla finita con la sofferenza, desiderava una vita migliore e un potere che lo avrebbe reso più forte.
    In cielo quell’oggi era limpido anche di notte e si poteva ammirare la costellazione dell’ orsa maggiore, era incredibile come il cuore di un ragazzo prossimo all’ oscurità fosse invece rincuorato nel vedere come quelle stette stelle brillavano. Non ne era sicuro, ma fuori dal suo regno nella vasta Asgard c’era una leggenda che riguardava proprio la costellazione dell’ orsa. Gli abitanti di quel posto, sostenevano che il Dio Odino richiamasse a se i suoi guerrieri tramite la risonanza tra quelle stelle e la loro energia, sarebbe bello se per una vota capitasse qualcosa di simile anche a Kyo, ma forse non ne era ancora il momento, quindi piuttosto che avere l’illusione di una vita diversa , doveva continuare a fare la sua.



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    Edited by ~Kasumi~ - 28/11/2015, 20:07
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    ok saranno fatte poi ve le mando per pm :D
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    Mi propongo se volete dei ricalchi di armature adattandola al vostro pg, tramite un disegno :D
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    Ciao non sono nuova di gdr di Saint Seiya piacere di vedervi, spero di divertirmi con voi :lol:

    sono interessata alla cloth di black Phoenix
15 replies since 18/1/2015
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